Comunicazione di servizio: ristrutturazione blog!




Hola!

Sto -mooolto lentamente- ristrutturando un po' il blog, sentivo l'esigenza di fare spazio virtuale e organizzarlo meglio, soprattutto ora che sono più presente (disse colei che è reduce da una latitanza di mesi).

Ciao sono Giuseppe, ho curato io la parte fotografica di questo post...

Tutti i benefici della maglia #1 -l'intervista alla Dott.ssa Stefania Panero.




Bentornate e, per chi si ritrovasse per la prima volta a passare da queste parti, benvenute.
Oggi, per la prima volta -ma non per ultima- ospito una bella intervista.

Premessa: da tempo volevo scrivere su questo argomento; durante la ricerca di materiale che mi permettesse di approfondire la tematica, mi sono imbattuta nel sito della Dott. Stefania Panero, psicologa, che ha trattato in un suo scritto intitolato "Quale interazione tra il lavoro a maglia e il benessere psicologico?" proprio gli argomenti che mi interessavano; le ho chiesto di rilasciarmi un'intervista ed eccoci qua.
Mentre leggevo e scrivevo molte sono le riflessioni che ho fatto, e per evitare che questo post diventi chilometrico, le lascerò per un'altra uscita (presumibilmente la settimana ventura o quella dopo, il pezzo è già pronto), oggi vi riporto l'intervista nuda e cruda: ecco a voi la mia intervista alla Dottoressa Stefania Panero, psicologa uncinettante.

Dottoressa Stefania, ci vuole raccontare qualcosa su di lei?
Ho 34 anni, convivo, ho un bimbo di 23 mesi. 
Lavoro nelle scuole elementari e medie con bambini speciali, collaboro con un Ente Autorizzato per le Adozioni Internazionali, conduco incontri di gruppo per genitori e per neo mamme, svolgo la libera professione come psicoterapeuta.
Nel tempo libero amo leggere e da pochi anni ho riscoperto l'uncinetto e il punto croce.

Nuove patologie: il Limbo della Maglista




Buooongiorno...
Non sono scomparsa, è che in queste settimane non avevo nulla da dire e nulla da farvi vedere perchè, semplicemente non ho lavorando a maglia.
Pare che io abbia preso una malattia chiamata "Limbo della Maglista", patologia per nulla pericolosa il cui unico sintomo è "assenza della voglia di sferruzzare".
Quindi come affrontare l'entrata nel "Limbo della Nullafacenza"?
Ebbene... non si affronta.
Nel "Limbo della Nullafacenza" ci si sta, beandosi del tempo rubato alla maglia e impiegato in modo altrettanto fruttuoso.
La malattia prevede due decorsi, entrambi non letali: ad un certo punto vi succederà di aver voglia di riprendere in mano i ferri e lo farete, oppure la voglia di riprendere i ferri in mano non arriverà più, e così sia.
Nel secondo caso l'unica categoria che potrebbe preoccuparsi è quella formata da chi, con la maglia, ci porta a casa la pagnotta, ergo pochissime fortunate (o sfortunate, dipende dai punti di vista).
Per tutte le altre nessun problema, il mondo è pieno di attività altrettanto coinvolgenti e rilassanti.
Come consiglio personale vi suggerirei di non sostituire ferri e gomitoli con alcol e droga, ma tutto il resto va benone.
Io comunque sono rientrata nel primo gruppo, quello che ci ri-prende gusto, per cui un bel giorno ho avviato uno dei maglioni che bramavo da tempo, il Camilla, e ho ripreso a campionare per un paio di progetti in piedi: lo studio di un motivo lace per un lavoro che uscirà ad aprile, e calcoli vari per un capo che sarà oggetto di un ws in primavera molto inoltrata (messaggio in codice per chi mi chiede se e quando tornerò a Carate Brianza).

Il Camilla di Carrie Bostik Hoge lo trovate qua,
lo potete acquistare come pattern singolo o nella raccolta Madder Anthology.